Cometa Elenin in arrivo, fuffari scatenati


Cometa portatrice di sventuraProvate a cercare su google le parole chiave cometa Elenin (o Elenin comet). I risultati saranno decisamente interessanti e inquietanti. Riporto soltanto alcuni titoli:

  • Pianeta X, Nibiru e cometa Elenin – la Russia in stato di allerta
  • La cometa Elenin causa del terremoto in Giappone?
  • Cometa Elenin, nuova minaccia per la Terra
  • Elenin Comet to Cause Pole Shift Soon?
  • Elenin Comet: Smokescreen for Nibiru/Planet X?

E poi ci sono i Maya, il 2012, Nostradamus, ecc. Qualcuno addirittura dice che ELENIN sarebbe un acronimo per Extinction Level Event Nibiru Is Near…

È davvero così?

Il 10 dicembre 2010 l’astronomo russo Leonid Elenin ha scoperto una nuova cometa e l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) gli ha consentito di battezzarla col suo nome, come si usa in questi casi. Questo sfata la prima leggenda, quella sul nome.

Link rapidi

I dati orbitali dicono che in questo momento si trova a 316 milioni di km dalla Terra e a 465 milioni di km dal Sole. Ha attraversato da poco la cintura degli asteroidi ma è ancora oltre l’orbita di Marte. Raggiungerà il perielio (la distanza minima dal Sole) il 10 settembre 2011, passando a circa 0,48 Unità Astronomiche dal nostro astro (l’Unità Astronomica – U.A. – è la distanza media della Terra dal Sole),  circa 71,8 milioni di km. Rimarrà di poco al di fuori dell’orbita di Mercurio.

Se i dati orbitali rimanessero quelli attuali, dopo questa visita la Elenin sarebbe destinata a disperdersi nello spazio profondo perché la sua orbita al momento risulta aperta. Però si prevede che l’influenza gravitazionale dei grandi pianeti gassosi (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) arriverà rallentare leggermente la cometa chiudendone così l’orbita. L’afelio (la massima distanza dal Sole) sarà dunque intorno alle 1000 Unità Astronomiche (“mille, numeri che fanno girare la testa“) e l’orbita verrebbe percorsa in più di 10.000 anni. Questi numeri sono probabilmente destinati a cambiare anche sensibilmente man mano che i parametri orbitali andranno definendosi meglio.

Nel suo tuffo all’interno del Sistema Solare poco dopo la metà di ottobre passerà alla distanza minima di 0,23 U.A. (circa 34 milioni di km) dal nostro pianeta alla notevole velocità relativa di 23 km/s.  Non c’è dunque nessun rischio di impatto. Il tracciato provvisorio della sua orbita è qui.

Astronomicamente parlando si può dire che ci passerà relativamente vicino, ma si tratta comunque di una delle centinaia di comete che ogni anno sfilano per il sistema solare interno. L’osservatorio solare automatico SOHO da quando è in orbita ne ha scoperte più di 2000. Ha festeggiato la sua duemillesima cometa due settimane dopo quella scoperta da Elenin.

A differenza delle sue anonime sorelle la cometa Elenin probabilmente sarà visibile a occhio nudo e anche se al momento è difficile prevedere quanto sarà luminosa. Si azzarda una magnitudine 3 ma è ancora troppo lontana e quando una cometa passa vicina al Sole può accaderle di tutto. Gli appassionati di astronomia alle nostre latitudini incrociano le dita e sperano in uno spettacolo memorabile come quello della grande cometa Hale-Bopp che nel 1997 fece rimaner tutti col naso all’insù per alcune settimane parecchi mesi.

Ecco un’animazione di quello che potrebbe accadere:

L’orbita più interna è quella di Mercurio. Seguono Venere, Terra e Marte. La coda della Elenin è volutamente molto accentuata. L’inclinazione della sua orbita rispetto quella terrestre è minima, meno di 2°, per cui l’azione avviene praticamente sullo stesso piano.

Per una simulazione più aggiornata clicca qui

C’è dunque una differenza tra la Elenil e le tante comete che affollano il sistema solare: la Terra potrebbe venire investita dalla sua coda. Dobbiamo preoccuparci?

Cos’è una cometa?

Nuclei cometari

Due nuclei cometari: quello attivo della Halley e quello congelato della Wild 2

Una cometa è un corpo celeste composto principalmente da ghiaccio d’acqua, rocce,  polveri e da varie sostanze come azoto, idrocarburi, formaldeide, ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio e altro ancora: tutta roba normalmente presente sulla Terra.

Non hanno una forma regolare, la loro densità media è vicinissima a quella dell’acqua  e le loro dimensioni possono variare da un centinaio di metri fino forse a un centinaio di km. Il diametro della grande cometa Hale-Bopp era una sessantina di km (con un’approssimazione di più o meno 20 km).

Orbita di una cometa

Orbita di una cometa. Le code sono sempre in direzione opposta rispetto al Sole.

Mentre le orbite dei pianeti sono quasi circolari,  più o meno complanari e vengono percorse a una velocità quasi costante in modulo, quelle delle comete sono molto eccentriche (cioè schiacciate e con una grande differenza tra perielio, molto vicino al Sole, e afelio, molto lontano), possono provenire da qualunque direzione  e la velocità di percorrenza è molto più alta al perielio che all’afelio.

Finché è lontana dal Sole la cometa è completamente ghiacciata e invisibile, essendo molto piccola, distante e scura: è infatti ricoperta dallo stesso strato di polvere (regolite) che ricopre anche la Luna, altri satelliti del sistema solare e gli asteroidi. Per un occhio non esperto le comete finora visitate da sonde automatiche non hanno un aspetto troppo diverso dagli asteroidi. In queste condizioni la cometa è ridotta al proprio nucleo.

Quando si avvicina al Sole comincia a “scaldarsi”. Le sostanze al suo interno cominciano a evaporare (sublimano, passando direttamente dallo stato solido a quello gassoso), vengono sparate nello spazio a grande velocità e intorno al nucleo comincia a formarsi una specie di atmosfera, molto tenue ma estremamente estesa (anche un milione di km) detta chioma. La luce solare illumina la chioma e la cometa diventa visibile.

Code di plasma e di polveri della cometa Hale Bopp, nel 1997

La cometa Hale Bopp, nel 1997

Man mano che il vento solare diventa più intenso, l’emissione di gas aumenta e la chioma viene soffiata in direzione opposta al Sole. Si forma una coda di gas ionizzati che può esser lunga anche centinaia di milioni di km. La maggiore attività fa sì che i gas vengano espulsi più violentemente portando con se delle polveri.

Si tratta di frammenti letteralmente microscopici. Pochissimi riescono ad arrivare al grammo di peso.

Queste polveri riflettono maggiormente la luce solare rispetto al gas. La cometa diventa più luminosa. Inoltre le polveri sono meno influenzate dal vento solare rispetto il gas ionizzato e la coda di polveri può separarsi da quella di gas. La cometa avrà due code, una diritta e meno luminosa formata da gas ionizzati (plasma) e un’altra, curva, formata di polveri.

Quello che vediamo di una cometa sono dunque la chioma e la coda (o le code). La prima volta che è stato osservato un nucleo cometario fu nel 1986, quando la sonda Giotto passò a 600km dal nucleo della cometa di Halley.

Da dove vengono e dove vanno?

Il fatto che una cometa perda gas e polveri cosa comporta? Che si consuma, ovviamente. Le polveri più fini e i gas ionizzati vengono sparpagliati nello spazio interplanetario. Le particelle più grosse non vanno molto lontane dal nucleo, e rimangono lungo l’orbita. Ogni tanto un’esplosione di gas più forte sparpaglia lungo l’orbita pezzetti ancora più grossi. Il nucleo può spezzarsi in più parti e le forze mareali del Sole o di passaggi ravvicinati sui pianeti fanno il resto. Dopo un certo numero di orbite, della cometa rimangono un piccolo nucleo roccioso e miliardi di frammenti sparpagliati lungo la sua orbita. Una cometa ha una vita molto corta, rispetto un pianeta.

Ma se si esauriscono così in fretta, da dove vengono? Il Sistema Solare ha cinque miliardi di anni: com’è possibile che ci siano ancora comete dopo tutto questo tempo?

La nube di Oort

La nube di Oort. Al suo interno la cintura di Kuiper, che si estende per 25 U.A. oltre lorbita di Nettuno - il pianeta più esterno del sistema solare - e contiene asteroidi e pianeti nani come Plutone, Sedna, Eris, ecc.

Ci sono buone ragioni per pensare che le comete vengano da un immensa riserva agli estremi confini del Sistema Solare, quel che resta della nube originaria di gas e polveri che diede origine al Sole, alla Terra e agli altri pianeti. Questo probabile (ma ancora ipotetico) deposito di palle di neve si chiama nube di Oort. Sarebbe un guscio sferico situato tra le 2.000 e le 50.000 U.A. dal Sole, composto da miliardi e miliardi di questi nuclei cometari. Ogni tanto qualche interazione gravitazionale (cfr. “spingitori di comete, su rieduchescional channel“) perturba questa nube, e qualche proiettile impazzito viene sparata via. Alcune verranno lanciate verso il sistema solare interno e dopo centinaia di migliaia di anni le vedremo comparire nei cieli notturni con le loro code diafane.

In che modo una cometa può interagire con la Terra?

Cominciamo a dire in che modo non potrebbe interagire.

Le comete sono corpi celesti piccoli rispetto i pianeti. Sono troppo piccoli per avere qualche effetto gravitazionale sul nostro pianeta (è vero il contrario!) e non hanno un campo magnetico (dunque nessuna influenza di quel tipo).

Per quello che riguarda la massa, se la Elenin fosse una cometa di dimensioni medie con un diametro sui 10 km, considerando una densità pari a quella dell’acqua (di solito sono meno dense), arriveremmo a una massa di 523 miliardi di tonnellate.  Sembra tanto, ma la massa della Terra è oltre 10 miliardi di volte superiore.

La sua influenza gravitazionale sul nostro pianeta alla distanza minima di 30 milioni di km (arrotondati per difetto) è circa quella di un oggetto di 25 mila tonnellate sulla superficie terrestre (e dunque a circa 6.380 km dal centro di gravità del pianeta, arrotondati per eccesso): una portaerei ha una stazza di circa 100.000 tonnellate.

Non si capisce dunque come la Elenin potrebbe causare un terremoto o modificare il campo magnetico terrestre. [ 2/6/2011: se non vi basta, ecco come difendervi dalle comete assassine col solo ausilio di una mela ].

[ 8/5/2011: ho corretto i calcoli, tutti ampiamente sbagliati per eccesso ]

Impatto

Comete e asteroidi sono però sufficientemente massicci per fare danni enormi colpendo il nostro pianeta. Ne ho parlato nell’articolo “Apophis, la fine del mondo nel 2036?“. Se una cometa delle dimensioni della Hale-Bopp colpisse la Terra, le conseguenze sarebbero apocalittiche (qui una previsione). A 5000 km dal punto di impatto l’onda d’urto farebbe crollare gli edifici in muratura e spianerebbe il 90% degli alberi. Le polveri alzate dall’impatto rimarrebbero sospese nell’atmosfera per anni, portando a un lunghissimo e freddissimo inverno che decimerebbe i pochi animali ed alberi che si fossero salvati. Saremmo di fronte a una grande estinzione di massa.

Per fortuna gli impatti con le comete, specie con quelle grandi, sono relativamente rari. Nello specifico, se i dati orbitali sono corretti, non c’è rischio che la cometa Elenin ci colpisca almeno per i prossimi 10.000 anni.

Frammentazione del nucleo

Capita relativamente spesso che il nucleo di una cometa si frantumi per effetti di marea passando vicino al Sole o a un pianeta. Le foto scattate dalle sonde automatiche ai nuclei cometari fanno pensare che alcuni siano composti da più blocchi tenuti insieme dalla gravità. Questo spiegherebbe la relativa facilità con cui si frantumano.

L’idea di venire colpiti da uno di questi frammenti non è fantascienza. Si ipotizza che l’evento Tunguska, il corpo celeste che nel 1908 esplose sopra i cieli siberiani liberando una potenza di più di 10 megatoni, potesse essere un pezzo della cometa periodica Encke.

Fortunatamente la Elenin non passa troppo vicino al Sole, rimanendo fuori dall’orbita di Mercurio, per cui non dovrebbe correre questo rischio.

Inoltre, anche se si spezzasse, i frammenti continuerebbero a muoversi sulla stessa orbita, senza disperdersi in tutte le direzioni. Quindi, almeno per questo giro di giostra (di qui a 10.000 anni) nemmeno la frammentazione ci metterebbe a rischio.

Polvere di stelle

La cometa Swift-Tuttle

La cometa Swift-Tuttle

Un altro tipo di interazione può essere con la coda della cometa. Cosa succederebbe se la Terra attraversasse la tenue coda di gas e di polveri di una cometa?

Ogni anno, ad agosto, i telegiornali che non hanno argomenti (o che vogliono parlar d’altro) ci massacrano i maroni con le Lacrime di S. Lorenzo.

Le Lacrime di S. Lorenzo, o Perseidi, sono pezzetti della cometa Swift-Tuttle, passata l’ultima volta al perielio nel 1992 (la prossima sarà nel 2126).

L’orbita della Terra incrocia infatti le orbite di diverse comete, alcune delle quali completamente sgretolate ed esauste, e quando la Terra percorre una di queste zone le “briciole” di cometa illuminano la notte con le loro scie. Tutte le piogge periodiche di meteoriti sono formate da piccolissimi frammenti di cometa.

In effetti la Terra passa indenne attraverso del materiale cometario più volte all’anno.

Perché la Elenin dovrebbe essere diversa dalla Swift-Tuttle o da tutte le altre comete?

Pandemia cometaria

Spesso si sente dire che le comete potrebbero aver portato la vita sulla Terra. La congettura dei catastrofisti è che così come hanno portato la vita, potrebbero portare anche la morte.

Sicuramente hanno portato molta acqua. Inoltre contengono molecole organiche complesse, e dunque hanno portato sul nostro pianeta alcuni dei mattoni fondamentali della vita in quantità. Di questo possiamo avere una relativa certezza, ma quella delle comete cariche di batteri è una congettura.

Life from space

Vita dallo spazio?

Finora la vita non è mai stata trovata al di fuori del nostro pianeta. Di recente un ricercatore della NASA ha annunciato di aver individuato un possibile batterio su un meteorite, ma finché l’osservazione non sarà confermata da fonti indipendenti non potrà essere considerata una scoperta.

Un batterio, per arrivare sulla Terra non potrebbe trovarsi nella chioma o nella coda di una cometa, dove verrebbe sterilizzato dal vento solare e dalle radiazioni prima e cotto dal rientro nell’atmosfera terrestre poi. Non potrebbe nemmeno stare sulla sua superficie ma ben protetto al suo interno. Dunque la cometa dovrebbe cadere sulla Terra e abbiamo già visto che questo non avverrà.

Se poi fosse vera l’ipotesi della panspermia e davvero la vita sulla Terra fosse arrivata tramite le comete o gli asteroidi, oggi un antico batterio di 5 miliardi di anni fa troverebbe un ambiente completamente diverso da quello in cui i suoi fratelli attecchirono: acqua con salinità e temperatura diverse, tanto ossigeno nell’aria, un terreno diverso, molti meno idrocarburi. I batteri estremofili muoiono se portati nel nostro ambiente, esattamente come moriremmo noi se fossimo lasciati senza protezione nel loro.

Resta poi da capire per quale motivo questi batteri dovrebbero essere nocivi. Se si sono sviluppati nella Terra delle origini, dove non c’erano organismi pluricellulari o animali complessi come siamo noi, probabilmente si nutrivano di altre sostanze.

C’è un UFO nella coda!

Su moltissimi siti fuffari e ufettari sta spopolando una notizia clamorosa riguardante la cometa Elenin, che suona più o meno così:

«Sulla base delle relazioni pubblicate dalla agenzia spaziale cinese, Sergio Toscano,  direttore Ricerca Astronomica (qualunque cosa significhi, i fuffari questo hanno scritto), sostiene che dietro la Comet Elenin potrebbe esserci un UFO o addirittura una flotta di UFO.

Secondo il rapporto citato dall’astronomo, dietro al corpo celeste sarebbero stati notati dei misteriosi segnali provenienti da una strana formazione oscura.

Dietro la cometa, scoperta nel dicembre dello scorso anno, gli scienziati cinesi sostengono ci sia qualcosa che chiamano cluster, il che significa un ammasso globulare o forse un’astronave nave aliena».

A questo argomento tragicomico (si veda il prossimo paragrafo per la parte tragica) ho dedicato un apposito articolo (qui).

Self fulfilling prophecy?

Esiste un altro modo, molto più subdolo, in cui una cometa potrebbe influenzarci. Le self fulfilling prophecies sono le profezie che si avverano a causa di sé stesse: si auto-avverano. La cometa Elenin potrebbe effettivamente essere portatrice di sventura.

I suicidi della Hale-Bopp

I suicidi della Hale-Bopp

Nel 1997, quando passò la cometa Hale-Bopp, gli adepti della setta Heaven’s Gate, 39 persone, si riunirono in una villa vicino a S. Diego, in California, si stesero nei loro letti a castello dopo una cena a base di torta di mele, wodka e barbiturici, e si addormentarono con un sacchetto di nylon sul capo stretto intorno al collo, convinti che le loro anime sarebbero partite «verso l’astronave dietro la cometa di Hale Bopp, segno del nuovo avvento di Cristo» (La Repubblica e Il Corriere della Sera del 28/3/1997). Di certo, nessuno di loro si svegliò più.

Questo è sicuramente il modo più devastante in cui la cometa Elenin potrebbe interagire sul pianeta terra: alimentare la stupidità, la superstizione e il fanatismo.

Concludendo…

Per quel che si sa ora la cometa Elenin:

  • non è in rotta di collisione con la Terra;
  • non influirà sul campo magnetico terrestre;
  • non causerà terremoti;
  • non porterà batteri letali;
  • non avvelenerà la nostra atmosfera.

Ma anche prescindendo da queste conclusioni, pensate un attimo agli attori di questo confronto.

Da una parte abbiamo quelli che osservano il cielo per lavoro o per diletto, lo studiano, fanno fotografie astronomiche bellissime scoprono comete e asteroidi e sanno prevedere che traiettorie seguiranno e quando torneranno. Questi mordono il freno e sperano che questa cometa ci regali uno spettacolo mozzafiato, di quelli che riempiono i visi di meraviglia e fanno sognare a occhi aperti grandi e bambini.

Dall’altra abbiamo quelli che il cielo lo guardano ma non lo vedono e non lo conoscono, sproloquiano di cose di cui non hanno un’idea , vedono complotti ovunque e profetizzano sfighe immense.

Voi a chi dareste credito? A chi vi propone un cannocchiale in cui guardare o a chi pretende di essere creduto sulla parola quando dice che i primi sono tutti al servizio dei “cattivi”?


Approfondimenti:

  • Bright Prospects for Comet Elenin? (blog, di Sky and Telescope)
  • The passage of comet C/2010 X1 (Elenin) through the Main Asteroid Belt (SpaceObs.org)
  • Influence of giant planets on the orbit of comet C/2010 X1 (SpaceObs.org)
  • NASA, Ask an Astrobiologist (question 14416)
  • Comets – Relics from the birth of the Solar System (Björn Davidsson, Università di Upssala, Dipartimento di Fisica e Astronomia , “What is a comet?“)
  • FAQ della NASA sul Near Earth Object Project (NASA)
  • Genesis of a comet (NASA-JPL CalTech)
  • Elementi orbitali delle comete più importanti (NASA-JPL)
  • FAQ della missione Rosetta dell’ESA, diretta all’esplorazione di una cometa (Rosetta FAQ, ESA)

19 Responses to Cometa Elenin in arrivo, fuffari scatenati

  1. Jojope ha detto:

    Bellissimo e esaustivo articolo,oltre che utile per questa cometa e tutte le altre.L’unico dubbio che ancora non sappiamo e se passando per la fascia degli asteroidi(dipende anche dalla sua grandezza)potrebbe scagliare eventualmente qualche roccia all’interno del sistema solare che “potrebbero” colpire la Terra,cmq per far danno devono essere davvero grossi questi pezzi.
    Da quello che ho letto il dubbio sulla cometa nasce dal fatto di aver notato anomalie di piogge di raggi x non provenienti dal Sole,ma dalla stessa direzione della cometa,da qui hanno ipotizzato che ci sia “qualcosa” dietro la cometa.
    Saluti

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  2. Gabriele ha detto:

    Grazie Jojope

    Non sapevo della storia dei raggi X ma “dietro la cometa” è in effetti un posto abbastanza grande. Inoltre, che sappia io, le fonti cosmiche di raggi X sono decisamente massicce (più di una cometa e più di un pianeta. Un oggetto così massiccio avrebbe determinato perturbazioni gravitazionali in tutto il sistema solare interno già da un po’.

    Eventuali impatti nella fascia degli asteroidi per quanto improbabili sono comunque possibili. Un paio di anni fa (o forse meno) fu documentato una di queste carambole cosmiche. D’altra parte, come notavi giustamente tu, c’è da dire che se avesse colpito qualcosa di grosso ce ne saremmo accorti. Data l’eccentricità della cometa lo scontro sarebbe avvenuto a velocità relative molto alte e avremmo dovuto vedere il botto.

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  3. Jojope ha detto:

    Ciao Gabriele,se vuoi puoi leggere l’articolo dei raggi x qui:http://daltonsminima.altervista.org/?p=13795 pubblicati da un certo Bernardo Mattiucci.
    C’e’ un altro intervento sempre sui raggi x qui(posteriori all’articolo):http://daltonsminima.altervista.org/?p=13775

    Fra le varie ipotesi degli utenti,c’e’ anche quella che sostiene che semplicemente in una data ora il campo magnetico terrestre e’ piu’ debole facendo passare piu’ quantita di raggi x ai poli(a me sembra anche la piu’ probabile).
    C’e’ anche chi sostiene che la terra sia stata colpita probabilmente da un fascio di energia proveniente dalla galassia.
    Buona letteura

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    • Gabriele ha detto:

      Bah… Mi sembra che mettano l’uno dietro l’altro avvenimenti completamente slegati, provando a suggerire una qualche correlazione statistica solo per “osmosi”. Le correlazioni si calcolano applicando bene la statistica. Date delle serie significative e complete le si mette a confronto. Mi sembra che uno studio in questo senso manchi completamente. Mettono nello stesso calderone: campi magnetici planetari, forze di marea, terremoti, morie di pesci e uccelli, …

      Etsiqaatzi!

      il grande capo, aggiunge che il suo conto in banca è in discesa da due anni. Ci sarà una correlazione col flusso di raggi X che aumenta e con l’arrivo della cometa Elenin? 😉

      La mia “profezia” è che la cometa passerà senza far danni (e – purtroppo – senza dare spettacolo). Non solo, ma entro il 2013 sarà passato il un massimo solare piuttosto sonnacchioso. Il flusso di raggi cosmici calerà (perché sarà tornata ad espandersi l’eliosfera). Nei prossimi anni arriveranno nuove tempeste solari, ci sarà in media un evento sismico di magnitudo superiore a 8 ogni anno e in media dai 12 ai 22 terremoti di magnitudo da 7 a 8 ogni anno…

      Augh!

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  4. Jojope ha detto:

    Piu’ o meno ero arrivato alle stesse tue conclusioni.
    Rimane il fatto dei raggi x che al momento rimane inspiegabile(magari e’ una staratura ,o un altra banalita,comunque nulla di grave al momento).Saluti

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  5. […] Tanto per cominciare, è sconfortante vedere come nessuno dei sostenitori di questa baggianata si sia premurato di fare qualche calcolo; così, tanto per fare una semplice verifica. Molti non si sono nemmeno dati la pena di controllare le fonti: d’altra parte a che pro farlo, quando si è convinti che ci sia un complotto per coprire la notizia? E così tutto fa brodo: Nemesis, pianeta X, Eris, Sedna e ora anche Tyche e la cometa Elenin… […]

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  6. […] moltissimi siti fuffari e ufettari sta spopolando una notizia clamorosa riguardante la cometa Elenin, che suona più o meno […]

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  7. massimo ha detto:

    Anche io sono un ricercatore in astronomia. E non ci dimentichiamo che con le comete è come giocare a dadi, improvvisamente entrata nel sistema solare può variare in velocità e in direzione. Inoltre spesso i detriti che si porta dietro la sua coda potrebbero portare non pochi dispiaceri. Aspettiamo che si avvicini ancora per qualche mese e poi cominceremo a fare calcoli più precisi, ma con le comete la precisione è uguale aquello degli uragani si pronostica una traiettoria, ma poi improvvisamente può variare. A me sinceramente tra tutte le comete questa mi fa davvero paura.

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    • Gabriele ha detto:

      E per quale strano motivo una cometa dovrebbe variare di velocità o direzione improvvisamente? Sinceramente non ricordo una cometa che si sia comportata come dici tu. Hai qualche esempio?

      Io ho sempre visto una grandissima precisione nella previsione della traiettoria già con pochi rilevamenti. Un margine di incertezza può esserci se intorno al passaggio al perielio il nucleo si frantuma ma capita alle sungrazers, non a questa. E in ogni caso i frammenti continuano a muoversi lungo la stessa traiettoria.

      Tra tutte le comete in arrivo questa è quella che mi preoccupa di meno: la Honda passerà enormemente più vicina.

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  8. […] settimana in occasione dell’allineamento dell’asteroide Apophis con il Sole e la cometa Elenin, sul nostro pianeta si verificheranno almeno una ventina di terremoti di magnitudo maggiore o […]

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  9. […] cometa C/2010 X1 Elenin che tanto trambusto sta creando nel web ha superato da poco l’orbita di Marte e sta ora […]

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  10. […] La cometa Elenin è in realtà un pericolo noto da decenni, tanto che è stata addirittura inserita nella banconota […]

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