La triste fine dei lunacomplottisti – parte 3


Lancio dell'Apollo 15

Infierire in certi casi è bellissimo!

Riprendo volentieri la saga delle legnate che il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) sta assestando sulla zucca vuota dei lunacomplottisti perché mi era sfuggita una perla.

Il 13 aprile 2010 LRO ha ripreso ad altissima risoluzione e con l’incidenza giusta della luce solare il sito di allunaggio della missione Apollo 15 (il lancio, nella foto qui a fianco, è avvenuto il 26/7/1971; l’allunaggio il 30 luglio 1971).

Sono andato a cercarmi i filmati della partenza del LEM dalla superficie della Luna girati dall’interno della capsula per poterne confrontare qualche fotogramma con le nuove immagini, ed ecco qua il risultato…

Nel dettaglio che ho ritagliato qui sotto si vedono benissimo lo stadio di atterraggio del modulo Falcon, le tracce lasciate dagli astronauti e dal rover lunare (riconoscibili perché doppie) e gli esperimenti lasciati sulla superficie del satellite. Il puntino al centro del cerchietto è il Lunar Laser Ranging RetroReflector (LRRR), lo specchio retroriflettente (un catarifrangente sofisticato) utilizzato tuttora dai centri di geodesia per misurare tramite laser la distanza Terra-Luna. Per avere un’idea della risoluzione della foto, gli esperimenti ALSEP (Apollo Lunar Surface Experiments Package) sono a 95/100 metri dal Falcon (97 da centro a centro se ho fatto bene i calcoli).

Sito di atterraggio della missione Apollo 15 ripresa dal LROQuello che segue invece è un fotogramma (ridimensionato, ruotato di 78° e con contrasto aumentato per poter essere confrontabile con l’immagine precedente) del filmato effettuato dagli astronauti nella fase di decollo del LEM il 2 agosto del 1971:

Fotogramma del filmato dell'ascesa del falcon ripreso da bordoCome si può vedere la corrispondenza tra le due immagini è perfetta in ogni dettaglio. A meno di lievissime differenze prospettiche (l’immagine del LRO è ripresa da un’orbita perfettamente parallela alla superficie mentre il filmato fu effettuato da uno dei finestrini del LEM e dunque da una posizione più obliqua) le due immagini sono perfettamente sovrapponibili.

Il filmato da cui è tratto il fotogramma è una versione a più alta risoluzione del seguente:

All’inizio si vedono le cartacce (dei fogli di alluminio usati come protezione dei vari esperimenti e abbandonati sul suolo lunare) sparati via dal getto di gas del motore del modulo lunare. Seguono una traiettoria orizzontale. Ruotano su se stessi ma non svolazzano come potrebbero fare sulla Terra per effetto dell’atmosfera.

Poi appare  l’ombra del Falcon che corre rapidamente sulla superficie del satellite.

Successivamente compaiono distintamente le tracce degli astronauti e dei rover e il modulo di atterraggio lasciato sulla Luna.

Ho preso il fotogramma intorno ai 36.8 secondi.

Aggiungo una gif animata che sfuma tra l’immagine del LRO e il  fotogramma a 39.5 secondi nel filmato dell’Apollo 15:

Transizione tra fotogramma del 1971 e foto del 2010A parte il leggero cambio prospettiva, le due immagini sono perfettamente sovrapponibili. Il Sole era evidentemente più alto durante la risalita del modulo lunare. La macchia bianca che appare di fianco alla “d” di descent è presente nel margine superiore ed inferiore di ogni fotogramma di tutti i filmati che ho visto.

Aggiunta del 13/3/2011

Proponete un quesito a chi sostiene che i filmati delle missioni apollo sarebbero stati fatti su un modellino e che da questo sarebbero state ottenute le foto di LRO.

Nei filmati delle missioni Apollo si vedono la polvere sparata via in orizzontale, senza formare volute, dai razzi del modulo lunare. Si vedono anche fogli di alluminio e detriti seguire traiettorie perfettamente balistiche, ruotando su se stessi senza svolazzare. Tutto ciò è coerente con un ambiente senza atmosfera.

Chiedete ai negazionisti come avrebbero fatto loro a realizzare tutto ciò senza computer grafica. Per quale motivo non realizzano un modellino simile per ottenere un filmato simile? Basterebbe un proof-of-concept, un piccolo esempio dimostrativo, che includa, oltre al cambio di prospettiva che si vede in questo, la polvere e i detriti che si muovono senza essere frenati dall’aria.

Sarebbe anche interessante che stimassero quanto grande avrebbe dovuto essere questo “modellino” per realizzare gli 8 minuti del filmato in questa pagina, visto che si tratta di un’unica sequenza senza nessuno stacco.


Approfondimenti:

9 Responses to La triste fine dei lunacomplottisti – parte 3

  1. ivan ha detto:

    complimenti

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  2. Ste ha detto:

    Complimenti, analisi impeccabili, e giusto “sfatamento” di un mito (quello del non atterraggio lunare) che ha tratto origine da prese di posizione correlate molto spesso ad un’ideologia politica.

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  3. baldo ha detto:

    interessante, denghiu! 🙂
    PS: ho sempre sognato che le critiche e le ipotesi di un falso allunaggio fossero false, guardare in su e pensare che ci siamo stati… dai su’, è fantastico 🙂

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  4. Gabriele ha detto:

    Dici?

    Magari qui da noi potrebbe esserci stato qualche tipo di connotazione politica, ma negli USA? In fondo è li che è nato il fenomeno.

    C’è una citazione di Isaac Asimov che mi piace molto. L’ho letta in una signature. Dice più o meno che «l’anti-intellettualismo è stato un costante tarlo che si è insinuato nella nostra vita politica e culturale, nutrito dall’idea sbagliata che democrazia significhi che la nostra ignoranza valga quanto l’altrui conoscenza».

    Ecco, io ci vedo molto di questo in certi atteggiamenti.

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  5. Sam ha detto:

    A bhe se è la nasa che c’è lo fa vedere allora mi fido!!……un po come se io avessi ammazzato la mia ragazza e difronte alla polizia giuro di non essere il colpevole e che la mia famiglia confermerà tutto…I cinesi hanno mappato la luna è con la loro tecnologia hanno affermato di poter vedere oggetti non meno superiori di 5m. Pur essendo la base del modulo dì 9 non hanno visto niente. Con questo non voglio dire che l’uomo non è mai stato sulla luna ma siccome ci sono troppe falle nella versione ufficiale, finché uno stato diverso dagli u.s.a non dimostrerà il contrario per me rimane difficile crederlo.

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    • Gabriele ha detto:

      Certo, se si continua a far finta che alla NASA lavori una setta di fanatici votati al silenzio e alla cospirazione e non decine di migliaia di scienziati e tecnici provenienti da tutto il mondo (uomini e donne brillanti, che hanno studiato e si sono laureati, hanno mogli, mariti, figli e amici, e non agenti segreti assoldati dalla CIA), hai senz’altro ragione a dubitare. D’altra parte c’è chi pensa che la terra sia piatta…

      Ti notifico però una serie di fatti:

      1. È l’Università dell’Arizona e non la NASA a occuparsi dello strumento LROC: si sa, i docenti, i ricercatori, i dottorandi, i tecnici e gli studenti che ci lavorano sono dei poveri sprovveduti ignoranti che hanno studiato delle inutili nozioni come informatica, matematica, fisica, geologia, chimica, metodi numerici e non si accorgono che le immagini che gli passano sotto il naso sono dei falsi! Non sono mica acuti e preparati come i lunacomplottisti che si sono formati su youtube, col prof. Mazzucco e alla dura scuola dei forum internet!
      2. La risoluzione con cui i cinesi hanno mappato la Luna è di 7 metri per pixel (vedi qui). Il lem a quella risoluzione sarebbe poco più grande di un pixel. La Cina però non ha rilasciato la sua mappatura della Luna per cui non vedo come tu possa dire che i LEM non si vedono.
      3. In compenso i giapponesi hanno rilasciato le loro foto e – pensa te! – le loro mappe 3D delle zone di atterraggio corrispondono perfettamente alle foto prese dalla superficie dagli astronauti americani.
      4. Anche gli indiani hanno confermato l’alone dei razzi del LEM (di Apollo 15 e 17).
      5. Riassumendo: La pubblicazione dei piani di volo, dei dettagli del progetto e di tutta la documentazione non vanno bene. I catarifrangenti lasciati sulla superficie (anche da missioni sovietiche) e tuttora usati dai centri di geodesia in tutto il mondo (pure quello di Matera) non vanno bene. I sismografi che hanno trasmesso per anni e i cui segnali sono stati ricevuti in tutto il mondo non vanno bene. Le foto del distacco del terzo stadio dal telescopio delle Hawaii (universitario e non controllato dalla NASA) non vanno bene; nemmeno quelle dei francesi vanno bene. Le comunicazioni radio ricevute da radioamatori di tutto il mondo e le relative triangolazioni non vanno bene. I tracciati dei radar australiani non vanno bene. Il fatto che nel programma lavorarono decine di migliaia di persone, il che renderebbe costosissimo il complotto, non vanno bene; il fatto che per girare in studio i lungometraggi dei decolli senza stacchi su un modellino servirebbero strutture grandi chilometri non vanno bene. Le conferme sovietiche dell’epoca non vanno bene. Il fatto che anche i sovietici avessero un programma simile in fase avanzata di realizzazione non va bene. La conferma recente giapponese non va bene. La conferma recente indiana non va bene. Le immagini di LRO non vanno bene. Non fareste prima a dire quale prova accettereste?

      Non esiste una versione ufficiale per il semplice fatto che non esiste una versione alternativa: da una parte ci sono dei fatti e spiegazioni logiche perfettamente giustificate e comprensibili da chiunque abbia frequentato con qualche profitto un liceo scientifico (altro che falle); dall’altra ci sono chiacchiere, approssimazione, tanta presunzione, cattiva informazione e becero anti-intellettualismo.

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