La bufala della tempesta solare del 2013


Aurora polareLe profezie millenaristiche (così come le bufale e le leggende metropolitane) hanno l’abitudine di ripresentarsi periodicamente sotto nuove spoglie, ma quella della tempesta solare è da record: ci ha messo meno di un anno.

La NASA avrebbe previsto per il 2013 una tempesta solare in grado di danneggiare gravemente linee telefoniche e di alta tensione, centrali elettriche, infrastrutture energetiche  ed apparecchi elettronici su tutto il pianeta.

I danni potrebbero essere tali da gettare il mondo in un nuovo oscuro medioevo dove nessuna delle nostre tecnologie, tutte basate sull’elettricità, potrebbe funzionare.

La fine del mondo prevista, si dice, dai Maya per il dicembre 2012 sarebbe dunque  solo rimandata di qualche mese.

Dobbiamo preoccuparci?

Questa non notizia nasce all’inizio del 2009 quando FoxNews pubblica un servizio intitolato: “Una potente tempesta solare potrebbe spegnere gli USA per mesi“.

La NASA aveva infatti commissionato all’Accademia Nazionale delle Scienze uno studio sui possibili effetti di una tempesta solare molto potente sulle infrastrutture degli USA. Lo studio fu pubblicato alla fine del 2008.

Studi seri non possono essere che a base storica e il riferimento maggiormente significativo è quello del 1859, quando una tempesta solare fece saltare i telegrafi di mezzo mondo.

Cos’è una tempesta solare?

Le tempeste solari, o tempeste geomagnetiche,  si verificano quando gigantesche emissioni di gas ionizzato espulso ad alta velocità dalla corona del nostro astro in seguito ad esplosioni episodiche legate al suo ciclo di attività, arrivano nei pressi del nostro pianeta.

Quando l’esplosione è in linea con la posizione del nostro pianeta, le particelle cariche arrivano sulla Terra. La tempesta è data dall’impatto di queste particelle sulla nostra magnetosfera. Le particelle arrivano 2/3 giorni dopo l’esplosione (la cui luce arriva dopo 8 minuti) e le tempeste sono pertanto facilmente prevedibili. Quelle più intense possono durare alcuni giorni.

Tempesta geomagnetica

Tempesta geomagnetica

Si tratta di un flusso di particelle cariche a energia relativamente alta ma in genere  la magnetosfera e l’atmosfera forniscono una protezione adeguata. Tempeste particolarmente intense possono però portare i loro effetti fino alla superficie.

Questi effetti, che possono essere anche biologici (in particolare, sono a rischio gli astronauti della Stazione Spaziale e lo sarebbero ancora di più eventuali astronauti sulla Luna privi di una protezione adeguata), si sentono in particolare sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Gli effetti più spettacolari e meno dannosi sono le splendide aurore polari (boreali o australi, si veda l’immagine all’inizio dell’articolo). Di norma si vedono solo a latitudini molto alte ma se le tempeste sono forti possono scendere fino a latitudini relativamente basse. Durante la tempesta del 1859 pare che se ne siano viste persino a Cuba.

Un'eruzione solare

Eruzioni solari come questa danno origine alle tempeste solari

Le particelle cariche possono influire direttamente sui chip dei computer dei satelliti o sovraccaricarne i circuiti.

I campi magnetici inducono correnti nei fili elettrici. Sulla superficie terrestre le tempeste geomagnetiche molto potenti possono indurre correnti nelle linee ad alta tensione o in quelle telefoniche in rame, provocando blackout o problemi anche più seri alle centrali elettriche; correnti possono essere indotte nelle condutture petrolifere; disturbi pesanti possono riguardare le telecomunicazioni.

Non si tratta di fantascienza o di allarmismo immotivato: tutti i fenomeni descritti si sono verificati nel passato con una certa periodicità; una periodicità di circa undici anni…

Il ciclo solare

I 23 cicli solari registrati finora

I 23 cicli solari registrati dal 1750 fino ad oggi

Sì perché il ciclo solare è appunto un ciclo. Si ripete più o meno ogni undici anni , durante i quali la nostra stella (che è una variabile irregolare) passa da un minimo di attività (dal quale stiamo uscendo in questi mesi) a un massimo che può essere più o meno intenso, per poi tornare al minimo. Durante l’uscita dal minimo il campo magnetico solare si inverte.

Durante un massimo sono frequenti macchie solari (è il loro conteggio a definire il ciclo), eruzioni e brillamenti; e il vento solare, la corrente di particelle cariche che il sole emette continuamente, è più forte.

Le eruzioni che danno luogo alle tempeste geomagnetiche non sono singolarmente prevedibili ma sono anch’esse molto più frequenti durante un massimo; e sembra che quelle più grandi siano più frequenti durante la fase discendente del ciclo.

È dal 1750 circa che vengono misurate le macchie e da allora sono stati registrati 23 cicli. Ora siamo entrati nel 24º ciclo.

Cos’ha previsto la NASA?

Alla fine del ciclo solare precedente i modelli statistici a disposizione della NASA lasciavano pensare che il 24º ciclo avrebbe avuto il suo picco nel 2012 e che sarebbe stato piuttosto intenso. Un paio di articoli del marzo 2006 (questo e questo) annunciavano con un po’ di enfasi che il Sole era calmissimo ma che si trattava della quiete prima della tempesta, perché il prossimo massimo solare si prevedeva di un 30%-50% più intenso del precedente. Dunque non una tempesta solare in arrivo, ma un massimo intenso che come una tempesta seguiva la proverbiale quiete…

2 + 2 = 5 ?

Quando uscirono le conclusioni dell’Accademia Nazionale delle Scienze sullo studio commissionato dalla NASA, i catastrofisti fecero il classico 2 + 2 = 5:

la NASA ha previsto il massimo solare per il 2012 +

la NASA ha commissionato uno studio sulle conseguenze di una tempesta solare violenta =

la NASA ha previsto una tempesta solare dagli effetti devastanti nel 2012.

La NASA stessa si affrettò a smentire quelle conclusioni (e anche altre vedi “La NASA risponde su Nibiru, il 2012 e la fine del mondo” sempre su questo blog).

Previsioni sul ciclo 24

Previsioni sul ciclo 24

Non solo, ma le osservazioni successive hanno visto il Sole rimanere ostinatamente senza macchie.

Nel maggio 2009, pochi mesi dopo l’articolo su FoxNews la NASA correggeva la previsione del massimo che slittava al «maggio 2013, con un numero di macchie sotto la media. Se le nostre previsioni sono corrette il ciclo solare 24 avrà un picco di macchie solari di circa 90, il più basso dal 1928 quando il ciclo solare 16 arrivò a 78».

L’assenza di macchie è durata fino all’inizio del 2010, quando è stato annunciato  l’inizio ufficiale nel ciclo 24. Le previsioni attuali confermano che sarà un massimo particolarmente scarso.

Poteva bastare questo per quietare le paure millenaristiche? No naturalmente.

OK, non sarà il sole a cuocerci ma i raggi cosmici

La prima occasione per sostituire la tempesta mancata con qualcosa di alternativo la diede la stessa NASA a ottobre 2009. Come conseguenza del minimo prolungato, si notava un aumento notevole dei raggi cosmici. Si veda l’articolo “Nuova linfa per i fuffari del 2012: i raggi cosmici raggiungono il massimo storico dell’era spaziale“.

Ma – si sa – i raggi cosmici hanno meno fascino di una bella tempesta solare (tranne magari quando diventano la Colomba Spaziale) così con l’annuncio del massimo di attività per il 2013 qualcuno ha pensato bene di tirar fuori nuovamente lo studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze e – di nuovo – tanti hanno abboccato.

Ci risiamo… Tempesta solare devastante nel 2013, lo dice la NASA?

Basta una ricerca su Google con “NASA tempesta solare 2013” per vedere quanto questa bufala continui a fare vittime: “Nel 2013 catastrofica tempesta solare”, “NASA annuncia tempesta solare nel 2013”, “Il sole ci attacca”, ecc.

Non è vero. La NASA non ha previsto tempeste solari devastanti ne’ per il 2012, ne’ per il 2013; e quando ci sarà una tempesta in arrivo, gli scienziati saranno in grado di dircelo con almeno un giorno di anticipo, come hanno sempre fatto finora. Un ottimo sito per vedere che tempo fa sul Sole è SpaceWeather.

L’unica previsione della NASA è che forse nel maggio 2013 ci sarà il massimo di attività solare per il 24º ciclo (dal 1755). Se chi legge ha più di 12 anni allora è sopravvissuto al massimo precedente (aprile 2000); ed essendo abbastanza ovvio che come civiltà siamo sopravvissuti non solo ai precedenti 23 ma anche a tutti quelli che ci sono stati da quando esiste l’homo sapiens, allora – forse – bisognerebbe cominciare a preoccuparsi per cose più gravi invece che dar retta ai catastrofisti di turno, specie se quello che propongono è una minestra (avariata) riscaldata.

P.S.

Se vi prendeste la briga di leggere lo studio dell’Accademia Nazionale delle Scienze, vedreste che oltre agli effetti devastanti sono descritti anche i metodi per evitarli… e non sono nemmeno molto costosi!


Approfondimenti:

5 Responses to La bufala della tempesta solare del 2013

  1. […] a fare retromarcia. I più avveduti hanno già iniziato a posporre l’evento  (vedi la tempesta solare rimandata, o le varie voci sulla profezia Maya rimandata a causa di errori di interpretazione sulla data, […]

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  2. […] In ogni caso decidiamoci: i rifugi serviranno per la fine del mondo del 2011 per colpa della cometa, per la fine del mondo del 2012 per colpa dei Maya o magari per la fine del mondo del 2013 per colpa della supertempesta solare? […]

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  3. […] studio per capire cosa succederebbe in caso di una super-tempesta solare come quella del 1859 (vedi questo articolo). Gli scenari sono seri perché potrebbero venire danneggiate centrali elettriche e linee ad alta […]

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  4. Chedire ha detto:

    Ignoranti è successo veramente, solo che ha mancato la terra per fortuna, http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2014/23jul_superstorm/

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    • Gabriele ha detto:

      Eh beh, geniale… Non solo doveva colpire la Terra ma l’ha mancata ma per essere ancora più devastante doveva essere nel 2013 e invece è partita nel 2012… Certo che ai catastrofisti proprio non la si fa…

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